martedì 17 settembre 2013


In caso di persistente infiammazione alle vie aeree

Per bambini: la propoli! non in soluzione idroalcolica, per i bambini non è adatta, ma in pastiglione tipo caramelle, oppure in compresse solubili in acqua, oppure ancora in scagliette pure da attaccare ad un dentino e dimenticare di avere in bocca.
Per rinforzare il sistema immunitario, per far venire appetito, come cura ricostituente, oppure al mattino a digiuno prima di colazione: pappa reale da mettere una goccia su uno stuzzicadente e poi sotto la lingua dove si assorbe subito!

Per adulti:

Una tisana a base di lichene islandico da bere alla sera, dolcificata con il miele
(abbondate perché è molto amaro).
Lichene d'Islanda - Cetraria islandica
Famiglia delle Parmeliaceae
Origine: Terreni montuosi
parti utilizzate: droga costituita dai talli, che non sono vere foglie: i licheni sono organismi simbiotici derivanti dall'associazione di due individui: un organismo autotrofo, un cianobatterio o un'alga, (per lo più una clorofita), e un fungo.
Costituenti chimici
                 Polisaccaridi;
                 Acido usnico;
                 Acidi lichenici (amari);
                 Mucillagini.
Lichene Islandico In Erboristeria: Proprietà Del Lichene Islandico
L'acido usnico presenta attività battericida e le mucillagini sono dotate di proprietà gastroprotettive. Il lichene d'Islanda può essere utilizzato come antinfiammatorio per gargarismi contro le faringotonsilliti (estratti mucillaginosi).
Controindicazioni
Evitare l'assunzione di lichene islandico in caso di gastrite ed ulcera peptica, per la presenza dei principi amari, oppure in caso di ipersensibilità accertata verso uno o più componenti.
Lichene Islandico  - Interazioni farmacologiche
                 FANS;
                 farmaci gastrolesivi.


ATTENZIONE: Tisana-infuso o decotto?

La scelta del metodo di preparazione dipende dal principio attivo che si vuole ricavare dalle erbe. Gli oli essenziali sono molto volatili ed evaporerebbero se sottoposti ad ebollizione. Pertanto le erbe aromatiche vanno generalmente preparate in tisana o infuso, come il té, depositandone sull’acqua bollente e lasciandole riposare da 5 a 30’. E' il caso di menta, melissa, verbena, sambuco, artemisia, timo, assenzio, eccetera.
N.B.: per i suffumigi, in cui la parte che deve essere utilizzata è appunto l'evaporazione, le erbe andranno bollite. 
Il decotto è più adatto nel caso di principi attivi forniti da mucillagini, tannini, oli amari o altri elementi meno volatili: si fanno bollire le erbe insieme all'acqua, in genere per un periodo tanto più lungo quanto più queste sono legnose (cortecce, radici, semi duri e foglie non aromatiche come la malva).
La macerazione permette di ottenere più efficacia lasciando le erbe nell'acqua fredda, da 2-3 a 12 ore, prima della bollitura, affinché si inteneriscano e cedano più facilmente i propri principi.  
Questo vale come norma generale. Ci sono poi casi specifici. Ad esempio il contiene sia olii essenziali sia tannini e principi amari: conviene quindi farlo bollire per qualche istante, finché la foglia non s'impregna d'acqua, e poi lasciarlo in infusione piuttosto a lungo.  Delle foglie di senna, un potente lassativo, si possono dosare l'efficacia e l'effetto irritante sull'intestino passando dall'infuso al decotto, buttando le erbe a caldo o a freddo, prolungando  più o meno l'ebollizione (mai oltre i 5’).


A presto, per i successivi approfondimenti!

Lichene islandico

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