martedì 6 dicembre 2016

Entrare in contatto

Si parlava di abbracci in questi giorni, di ossitocina che va a palla e ci fa star bene. Ho in mente un'amica che non ama essere abbracciata.


«Il movimento di base di ogni essere vivente è retto da una pulsazione tra il ritiro e la protensione». (Cinotti). I neonati  passano da una posizione raccolta, vissuta nell’utero, ad un progressivo allungamento. Protendersi verso la mamma o il papà = entrare in relazione con il mondo esterno.
Le difese ci fanno stare in ritiro rinforzando la chiusura e forse il narcisismo. La qualità della percezione narcisistica è limitata: è personale. Sentiamo noi stessi ma non sentiamo gli altri e il mondo quando non siamo capaci di protenderci. «Il neonato che piange non sa valutare come potrebbe rispondere la mamma e il papà ma un bambino può comprendere se è il momento di aspettare. Protendersi quindi raccoglie i movimenti precedenti in un unico gesto: quello dell’entrare in contatto e in relazione con il mondo esterno»
«La maggior parte di noi si protende con le braccia e con le mani ma non con le spalle. Sentite il torace ammorbidirsi mentre vi protendete e vi rendete conto che il movimento di protendersi sembra provenire dal cuore?» Alexander Lowen

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