sabato 11 marzo 2017

Avere le intuizioni (insight) = né pazzi né visionari né posseduti

Che cos'è l'intuizione?


Per noi apprendimento=studio=imparare qualcosa già conosciuto da altri.
Siamo poco stimolati all’apprendere dall’esperienza. Che richiede di stare nel presente!
Qui si tratta di un apprendimento che passa attraverso intuizioni.
E' molto gratificante: ci motiva a rimanere radicati e attenti e suscita emozioni piacevoli anche se l’intuizione riguarda una parte di noi difficile.
Come fare allora ad avere una intuizione, un "insight"? ossia visione (sight) interna (in)?
Ci sono tre condizioni indispensabili e in contemporanea per aumentare le nostre capacità.
1) attenzione non divisa; 2) percezione del corpo; 3) intenzione di imparare.
E' difficile? certo, sennò che ci stanno a fare i counselor!
Utilizzo una metafora di Nicoletta Cinotti che ringrazio per le sue lezioni: «se apriamo tutti i rubinetti di casa e facciamo funzionare contemporaneamente lavatrice e lavastoviglie la pressione dell’acqua potrebbe essere insufficiente. Se apriamo solo un rubinetto non avremo problemi di pressione!» (per questo ci vuole tutto in contemporanea).
Un insight o intuizione è un nuovo modo di mettere le informazioni insieme.
Esse usano una modalità inconsueta che le rende rare e preziose. Per avere intuizioni ci occorre trovare strade inconsuete.
Le insegnano la bioenergetica, la corenergetica e la mindfulness:
Quali? 1) una mente ricettiva, non con stimoli opposti o conflitti. Una qualità di mente che sperimentiamo quando abbiamo fatto lavoro corporeo bioenergetico, ossia quando non abbiamo permesso alla tensione di oscurare i dettagli della nostra esperienza. 2) L’attenzione rivolta all’interno (e sguardo all’interno), perché molte intuizioni compaiono come immagini, ma non le riceviamo con gli occhi fisici, ma quelli della mente, senza le distrazioni che arrivano dall’esterno. 3) Stare allegri: più l’umore è positivo più vediamo connessioni. L’umore negativo ci fa ripetere gli stessi passi e restringe la prospettiva, mentre le emozioni positive la dilatano in modi e misure che non immaginiamo. «E quindi permettono alle nuove idee di varcare la soglia della nostra critica». 4) Infine, N.B.: non pensare alla soluzione fa spuntare buone intuizioni!
Queste cose le sto imparando per me e le condivido volentieri con voi, ma per me non c'è nulla di nuovo: la mia nonna materna Marianna, nata nei primi anni del 1900, sposa di Alfonso e madre di bei bimbi (tra cui la mia mamma Irma e mio zio padrino Daniele), grande lavoratrice e tessitrice, sapeva fare la pasta in casa, era radicata in questo mondo, in un paesino del Molise (Castelmauro-CB) e fortemente credente già applicava questo metodo e "in un certo senso" me lo ha trasmesso (non vi dico come).

Ciao nonnina! ti porto in cuore.
angelica1212.oneminutesite.it

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