lunedì 27 marzo 2017

Fiori e vibrazioni

Ieri con l'ausilio di Annalisa Zini e le sue campane tibetane abbiamo celebrato il risveglio di noi stessi e della natura, il tempo di rinascita. Abbiamo respirato, meditato e lodato Dio, con parole in sanscrito e in greco. Alcuni hanno riposato, la fatica di reggere questa esperienza è tanta. Altri più attivi si sono incontrati "dentro".
Si è creato un gruppo bellissimo, vi ringrazio tutti dal profondo del cuore.

«Espandendo la coscienza verso il basso (la bioenergetica) porta l’individuo più vicino all’inconscio. Nostro obiettivo non è di rendere cosciente l’inconscio ma di renderlo più familiare e meno spaventoso. Quando scendiamo fino a quella zona di confine in cui la coscienza del corpo tocca l’inconscio, ci rendiamo conto che l’inconscio è la nostra forza, mentre la coscienza è la nostra gloria. Percepiamo l’unità della vita e comprendiamo che il significato della vita è la vita stessa(…) Allora avviene un rinnovamento alle sorgenti più profonde del nostro essere e possiamo salutare il nuovo giorno con un maggior grado di consapevolezza, che non ha bisogno di aggrapparsi alla sua luce effimera per paura del buio». (Lowen, 1975, 284).

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