Cito un caro signore e amico che stimo molto, Alessandro Brunetto, l'astrofisico che collabora con "L'Eco del Chisone" dove mi occupo di grafica da 22 anni:
Perché si chiama
“solstizio”? Il termine deriva dal latino Sol e Sistere,
cioè il fermarsi, il sostare (sistere) del Sole. Ovviamente il 21
giugno il Sole sorge e tramonta come in tutti gli altri giorni,
perciò non parliamo del movimento diurno solare, bensì della
variazione d’altezza del Sole nell’istante del mezzodì. Il ciclo
stagionale fa sì che in sei mesi, dal solstizio invernale del 22
dicembre al solstizio estivo del 21 giugno, l’altezza del Sole a
mezzogiorno aumenti di ben 47°, col conseguente crescere della
durata del giorno (8h 44m il 22 dicembre, 15h 33m il 21 giugno a
Pinerolo, una differenza di 6h 49m). Mediamente l’altezza solare
dall’inverno all’estate aumenta di circa due gradi per settimana,
ma in prossimità dei solstizi l’aumento è impercettibile (vedi la
seguente tabella dove confronto la variazione d’altezza e la durata
giorno della settimana dal 18 al 24 marzo con la settimana dal 18 al
24 giugno). Il Sole pare fermarsi in altezza per parecchi giorni, da
qui il termine “solstizio”.
Data Altezza Giorno Data Altezza Giorno
18 marzo 44,2° 12h 18
giugno 68,3° 15h 33m
21 marzo 45,3° 12h
10m 21 giugno 68,4° 15h 33m
24 marzo 46,5° 12h
19m 24 giugno 68,3° 15h 32m
La
variazione stagionale dell’altezza del Sole dall’inverno
all’estate. Nel giorno del solstizio invernale il Sole è alla
minima altezza annua (21,6° a Pinerolo), in quello estivo tocca la
massima altezza (68,4°).
Adesso prendiamo in esame
la data. Normalmente il solstizio estivo cade il 21 giugno ma,
soprattutto negli anni bisestili, può cadere il 20 giugno, infatti
negli anni 2012, 2016, 2020, 2024, 2028, 2032, 2036, il solstizio è
al 20 giugno. Anche in altri anni non bisestili può verificarsi il
20 giugno, ad esempio nel 2045, 2049, 2053, 2057.
Riguardo all’ora, le
equazioni di meccanica celeste consentono il calcolo dell’istante
del solstizio con l’approssimazione del millesimo di secondo, anche
se nell’uso normale è sufficiente l’approssimazione al minuto.
Ecco gli orari dei solstizi estivi dal 2016 al 2021:
20 giugno 2016 – 0h 34m 21 giugno 2019 – 17h 54m
21 giugno 2017 – 6h 23m 20
giugno 2020 – 23h 43m
21 giugno 2018 – 12h 7m 21 giugno 2021 – 5h 31m
Noterà che anno per anno
il solstizio estivo ritarda di circa sei ore e ciò è causato
dall’intercalare degli anni bisestili.
Le date dei solstizi e
degli equinozi si riferiscono alle stagioni “astronomiche”,
mentre le stagioni “climatiche” iniziano tre settimane prima:
Inizio stagioni astronomiche Inizio stagioni
climatiche
PRIMAVERA 20-21
marzo PRIMAVERA - 1 marzo
ESTATE 20-21
giugno ESTATE - 1 giugno
AUTUNNO 22-23
settembre AUTUNNO - 1 settembre
INVERNO 21-22
dicembre INVERNO - 1 dicembre
Le stagioni climatiche
dipendono da determinati fenomeni metereologici: primavera e autunno
dalle perturbazioni atlantiche che portano piovaschi nell’area
mediterranea; l’estate dall’anticiclone delle Azzorre che aumenta
le temperature medie; l’inverno dagli anticicloni continentali che
portano i venti freddi del nord.
Sotto il profilo
simbolico, il solstizio estivo coincide col trionfo del Sole nel
giorno più lungo dell’anno e, parallelamente, con l’inizio del
lento abbassarsi dell’astro diurno che porterà all’autunno e
all’inverno. Da qui l’antica tradizione europea dei falò nei
campi e nelle piazze, i cui fuochi propizieranno i periodi autunnali
e invernali. A Torino il falò solstiziale viene acceso in piazza
Castello nella sera del 23 giugno, vigilia della nascita di San
Giovanni Battista patrono della città. In cima alla pira è posta la
sagoma di un toro che, cadendo una volta bruciato il traliccio,
indicherà il futuro di Torino nei prossimi dodici mesi: propizio se
il toro cade verso Porta Nuova, infausto se cade dal lato opposto.
Al solstizio estivo si
lega anche l’intrigante ipotesi della “Linea di Forza”
dell’Arcangelo Michele. Tre antichi e celebri monasteri dedicati al
culto di San Michele risultano esattamente allineati sulla stessa
retta: Mont Saint Michel in Normandia, la Sacra di San Michele in Val
di Susa, il Santuario di Monte Sant’Angelo nel Gargano. Questa
retta sarebbe una Ley line, cioè una linea di forza
contenente un grande flusso energetico materiale e spirituale.
Inoltre la “Linea di San Michele” è orientata precisamente a
300° ovest e, visto dalla Sacra di San Michele che corrisponde al
centro della linea stessa, il Sole nel solstizio del 21 giugno
tramonta esattamente a 300° ovest, amplificando così l’effetto
esoterico e mistico della Ley line.
Grazie dott. Brunetto!
Un solstizio per Angelica
Carissima Angelica, ecco alcune notizie e divagazioni sul solstizio estivo, spero possano esserle
utili. Iniziamo dal perché si chiama “solstizio”. Il termine deriva dal latino Sol e Sistere, cioè il
fermarsi, il sostare (sistere) del Sole. Ovviamente il 21 giugno il Sole sorge e tramonta come in tutti
gli altri giorni, perciò non parliamo del movimento diurno solare, bensì della variazione d’altezza
del Sole nell’istante del mezzodì. Il ciclo stagionale fa sì che in sei mesi, dal solstizio invernale del
22 dicembre al solstizio estivo del 21 giugno, l’altezza del Sole a mezzogiorno aumenti di ben 47°,
col conseguente crescere della durata del giorno (8h 44m il 22 dicembre, 15h 33m il 21 giugno a
Pinerolo, una differenza di 6h 49m). Mediamente l’altezza solare dall’inverno all’estate aumenta di
circa due gradi per settimana, ma in prossimità dei solstizi l’aumento è impercettibile (vedi la
seguente tabella dove confronto la variazione d’altezza e la durata giorno della settimana dal 18 al
24 marzo con la settimana dal 18 al 24 giugno). Il Sole pare fermarsi in altezza per parecchi giorni,
da qui il termine “solstizio”.Un solstizio per Angelica
Carissima Angelica, ecco alcune notizie e divagazioni sul solstizio estivo, spero possano esserle
utili. Iniziamo dal perché si chiama “solstizio”. Il termine deriva dal latino Sol e Sistere, cioè il
fermarsi, il sostare (sistere) del Sole. Ovviamente il 21 giugno il Sole sorge e tramonta come in tutti
gli altri giorni, perciò non parliamo del movimento diurno solare, bensì della variazione d’altezza
del Sole nell’istante del mezzodì. Il ciclo stagionale fa sì che in sei mesi, dal solstizio invernale del
22 dicembre al solstizio estivo del 21 giugno, l’altezza del Sole a mezzogiorno aumenti di ben 47°,
col conseguente crescere della durata del giorno (8h 44m il 22 dicembre, 15h 33m il 21 giugno a
Pinerolo, una differenza di 6h 49m). Mediamente l’altezza solare dall’inverno all’estate aumenta di
circa due gradi per settimana, ma in prossimità dei solstizi l’aumento è impercettibile (vedi la
seguente tabella dove confronto la variazione d’altezza e la durata giorno della settimana dal 18 al
24 marzo con la settimana dal 18 al 24 giugno). Il Sole pare fermarsi in altezza per parecchi giorni,
da qui il termine “solstizio”.
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