venerdì 30 marzo 2018

Noi siamo sentire

Ho preso consapevolezza di una mia disarmonia, dello spegnimento del mio sentire che ha frantumato il mio essere. Questo bellissimo Fiore della vita che ripropone la struttura chimica della molecola dell'acqua mi ricorda quanto sia essenziale stare nel fluire delle emozioni. Le risposte sensoriali non sono risposte prive di risonanza affettiva: non siamo insensibili a ciò che vediamo, udiamo, odoriamo, tocchiamo: è proprio la risposta sensoriale la porta per l’emergere di una emozione. Ci sono canzoni che hanno il potere di suscitare immediatamente un certo tipo di reazione, odori che ci disgustano o attraggono e così via. Il legame tra i nostri sensi e le nostre emozioni è così stretto che, a volte, “evitare di sentire” è una netta riduzione della sensibilità percettiva.
Possiamo sentire. Per essere vivi. Perché sennò non viviamo e per paura di vivere siamo già morti. Fa male a volte sì e ci fa sentire in Croce. Ma Lui ha vinto la morte.....

domenica 25 marzo 2018

Bisogna imparare ad amarsi in questa vita

"Bisogna imparare ad amarsi in questa vita
Bisogna imparare a lasciarsi quando è finita
E vivere ogni istante fino all’ultima emozione
Così saremo vivi" (Bungaro)

Scambiamo Amore con Eros. Scambiamo Sesso con Amore. Questo crea confusione e dipendenza. 
Siamo innamorati ed euforici e l'altro sembra = a noi. Siamo attratti e forse appagati e l'altro ci sembra il compagno ideale. Passare all' Amore  è una conquista, una scelta quotidiana. Di entrambi.

sabato 17 marzo 2018

Mi sento scissa

Ho scoperto che il mio corpo sente cose di intorno e di altri ma relativamente a quello che sento di me la mente mi spegne. Così non sento nulla, anzi non ci sono.  
Mi accorgo che questo avviene ancora di più con chi mi è vicino. Le emozioni non fanno distinzioni, possiamo provare qualsiasi cosa anche verso chi amiamo di più. Forse proprio nei confronti di chi amiamo di più perchè l’intimità è un grande attivatore. 
Tutto ciò x dire a me stessa di sentirmi, come un invito alla sincerità, all’esplorazione, alla responsabilità nei confronti di noi stessi. Provare emozioni non è un reato: dimenticarle e lasciare che agiscano sotto sotto può diventare un problema.

Ecco perchè abbiamo bisogno della consapevolezza.

lunedì 12 marzo 2018

La scelta ci trasforma

Sono stata ad una conferenza fantastica in cui mons. Derio Olivero ha illustrato la "scelta" di Gesù nei confronti di Matteo attraverso un meraviglioso dipinto di Caravaggio. Ma che bello. La scelta ci rende esseri umani. Scegliamo sempre, più  o meno consapevolmente. Quando è difficile mi affido alla "voce" interiore. Sto imparando a farmi guidare. Se sono nella consapevolezza ed on contatto con questo  mio suggeritore interiore mi sembra che l'Energia conduca, ed è bellissimo.
Sono sempre scelte che presuppongono una possibilità di cambiamento: un cambiamento di qualità.
Difficile scegliere? Ci sentiamo al bivio?
"La Guida non parla di via di mezzo o di sfumature. Dice che gli opposti coesistono e diventano uno. Anziché "bianco o nero" (che corrisponde a 100-zero), e anziché grigio (che corrisponde a 50-50), la soluzione è "bianco E nero, bello E brutto, luce E buio, maschile E femminile" (che corrisponde a UNO)." ( Valentina Sanna).
Di fronte alla dualità occorre uno sforzo...
Per farlo abbiamo bisogno di aprire la mente e ammorbidire il cuore. Comprendere che possono esserci sbagli da cui si impara.
Quindi Lascia che sia, Let it be, Let's go Let's God.
Lascia fare a Dio (don Giosy Cento).

Recuerdo de Colombia


venerdì 9 marzo 2018

Donne in cammino di consapevolezza

La causa principale di nostre emozioni o di un sentire doloroso non è mai la situazione in cui ci si trova, ma i pensieri riguardo ad essa. "La tua reazione ad una situazione ha il potere di cambiare la situazione stessa". (E.Tolle)
Una mia meravigliosa allieva ha sviluppato un talento nell"affrontare la vita. Ed io ho ripreso i pennelli e le note
https://youtu.be/caUEMDaJneo

domenica 4 marzo 2018

La consapevolezza passa attraverso vari livelli

Questa una mia opera in garza e gesso x una prossima mostra a Pinerolo. Cito Caterina Bolotto mia cara e preziosa amica di NY.
Lei ha vissuto la rivoluzione degli anni 60-70 ed ha maturato delle considerazioni...
"soprattutto dobbiamo essere autentici con noi stessi. Perché la vita che passa attraverso di noi vuole realizzarsi nel nostro modo particolare e unico...
Io smonto i miti falsi, ma dico a tutti di vivere autenticamente con Awareness!
Se uno vive cosciente delle proprie azioni e emozioni non può sbagliare, perché anche se “sbaglia” imparerà lezioni valide per la propria anima.
Sono sempre per imparare...possibilmente senza arruffare troppo le penne". Come fare x essere consapevoli? Lavorare su noi stessi, meditate gente meditate

venerdì 2 marzo 2018

Ogni ferita ha il suo perché e...

La ferita può diventare una feritoia.
"C'è una crepa in ogni cosa ed è da lì che entra la luce. (Leonard Cohen)

giovedì 1 marzo 2018

Quando l'Angelo vola


(Foto Righero, dedica a Stefano che ora vola)
Un mio caro amico ed allievo è partito per il Cielo.  Mi ha insegnato così tanto. Innanzitutto a vedere la bellezza dell'armonia. Ad essere meno critici ed esigenti. Grazie Steo! Buon viaggio.
" La nostra mente non è troppo esperta in questioni emotive. È esperta solo in soluzioni pratiche. Il cuore ama le domande, la mente ama le risposte. E, sicuramente, ha pensato per noi un’ottima soluzione pratica per permetterci di realizzare quell’obiettivo. Solo che – per varie ragioni – non riusciamo a realizzarla. A quel punto pensa che il rimprovero, l’autocritica siano il modo migliore per convincerci a fare qualcosa . E così, senza troppo rumore, inizia il circolo vizioso tra autocritica e senso di inadeguatezza. Ci sentiamo in colpa per essere come siamo e non cogliamo l’aspetto paradossale di questo senso di colpa: non possiamo che essere come siamo." (Cri. N. Cinotti)
Più ci critichiamo e meno ci sentiamo adeguati. Come uscirne? Come volare? Lasciando andare la strada della mente e andando a cercare soluzioni che passino da ciò che percepiamo anziché da ciò che pensiamo. Aprendo la consapevolezza e imparando a nominare i vari ingredienti del momento presente, non solo quelli che ci sottopone la nostra mente a binario unico. 
Quindi svegliare il corpo, ammorbidire il cuore e aprire la mente.
"Poi arriva uno di quei momenti in cui, per qualche istante, ci appare tutto più chiaro e più a fuoco, e ci chiediamo a che punto siamo, nella nostra vita, tanto ci sentiamo lontani" dalla sensazione reale di essere «a casa» in noi stessi e profondamente connessi con gli altri. Jon Kabat